lunedì 4 agosto 2014

Libri d'agosto

Rieccomi! Inizia una nuova settimana, dalle mie parti il sole ben promette e forse anche io potrò godermi qualche bagno al mare. Sugli scogli, naturalmente, dove l'acqua è più verde e per una nuotata devi tuffarti, di piedi o di testa.
Sabato pomeriggio ho fatto scorta di libri. Acquistati in un centro commerciale, non c'era molta scelta. Ad ogni modo, nei prossimi giorni sarò occupata con un noir norvegese  IL PIPISTRELLO,  di Jo Nesbø (Einaudi, stile libero big), con il romanzo collettivo L'ARMATA DEI SONNAMBULI (Einaudi, stile libero big) di Wu Ming e con un classico che rincorro da tempo e che, per diverse ragioni, non ho mai comprato IL SIGNORE DELLE MOSCHE (Mondadori, classici moderni) di William Golding.
Nulla di particolarmente "estivo" direte voi, e dite male. Perché i libri stagionali non sono libri. 
E  perché la categoria estate, quest'estate, è piuttosto discutibile.


Le ragioni della scelta.
  1. Il pipistrello: non conosco ancora il giallo scandinavo. Sentivo il bisogno di colmare questa lacuna. La scelta è caduta su Nesbø solo perché è stato l'unico scrittore presente nella sezione libri del centro commerciale. Un acquisto con poche aspettative, lo confesso. Il pipistrello è un romanzo d'esordio, fu un grande successo. Ha lanciato il personaggio di Harry Hole. Ma io non amo particolarmente il noir. A meno che non mi stupisca. Con uno stile originale e uno scavo psicologico destrutturante, capace cioè di smontare i personaggi, le loro certezze, i loro tratti esteriori. 
  2. L'armata dei sonnambuli: qui l'input all'acquisto è venuto dalla maschera presente in copertina. Mi ricorda quella che, nel carnevale di Venezia, identifica il medico della peste. E richiama alla mia memoria letture varie e disparate (una su tutte, la Mascherata della morte rossa di E. A. Poe) oltre che Eyes wide shut di Kubrick nella scena inquietante dell'orgia mascherata. Dovrebbe essere un romanzo del Terrore (con la T maiuscola, in senso storico e fantastico insieme) che promette complotti, sette e misteri all'ombra della ghigliottina. Dopo il Pendolo di Faucoult di Umberto Eco, letto lo scorso inverno con gran fatica e soddisfazione, mi aspetto atmosfere simili e la stessa alternanza di noia (è un romanzo lungo), paura, parodia e stupore (finale). Speriamo....
  3. Il signore delle mosche: qui siamo di fronte a un classico. E i classici prima o poi bisogna leggerli. Ovviamente le aspettative sono altissime. Recentemente ho ascoltato un'intervista a Piero Dorfles: secondo lui non si può essere veri lettori senza questo romanzo. In realtà, sono tanti i libri senza i quali non si può essere buoni lettori. Pian piano bisogna scovarli tutti, e farli propri.
Vi farò sapere. Adesso mi auguro una buona lettura, sole fino al pomeriggio e un po' di mare per una nuotata al largo. 
Lido Colonia, Monopoli (BA)

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